Albarone, a Sirmione la “Cascina” del Lugana

Sirmione nasconde un’anima rurale che in pochi conoscono: basta deviare qualche metro dalle rotte più battute per trovarsi immersi in una campagna dove la vita scorre a ritmi d’altri tempi, e dove le atmosfere mondane di una delle più famose capitali turistiche del Lago di Garda appaiono quantomeno remote. E’ un po’ la sensazione che si prova arrivando a Cascina Albarone, sede dell’azienda Emilio Pasetto, acquisata nel 1977 da una famiglia originaria di Soave, ed infine approdata sul Garda per scommettere (in tempi non sospetti) sul Lugana.

“Mio padre ha sicuramente fatto un grande affare, soprattutto perché ha creato un futuro per noi figli – racconta Stefano Pasetto, che insieme ak fratello Marco oggi regge le sorti dell’agricola acquistata da papà Emilio-. Certo, originariamente qui il vigneto non era ancora predominante e si producevano anche seminativi: ma abbiamo presto capito che il futuro era nel vino. Inizialmente eravamo solo produttori di uva: ma nel 1993 abbiamo realizzato la nostra cantina, debuttando sul mercato l’anno dopo con un primo quantitativo di 3000 bottiglie”.

Oggi Pasetto è una realtà da 13 ettari accorpati intorno alla cascina centrale, cui se ne aggiungono quattro in conduzione che stanno a non più di 500 metri in linea d’aria: la produzione nel tempo è salita a 110 mila bottiglie, favorita in questa crescita dall’irresistibile trend espansivo del famoso “bianco del Garda”.

“Siamo un po’ la generazione dei luganisti anni ’90 – spiega Stefano-. Oggi sul mercato ci sono tante nuove realtà, ma noi abbiamo vissuto in prima persone l’affermazione progressiva di questo vino, con il boom esploso da 10-15 anni a questa parte”. Ed il Lugana rappresenta l’80% della produzione dei Pasetto, con sole due etichette: una più classica, Lugana Cascina Albarone, ed una selezione che si chiama Lugana I Calmi.

Nella gamma spicca anche l’Albarone Rosato, prodotto da un taglio di Merlot e Barbera in parti uguali: rosè davvero piacevole, nel quale acidità e struttura congiurano per un prodotto sicuramente in grado di dare soddisfazioni agli appassionati del genere. Non mancano i rossi: un Marzemino Igt Benaco Bresciano in purezza, e l’Albarone Rosso, praticamente un Merlot all’85% con una piccola aggiunta di Cabernet Sauvignon.

“Esportiamo circa il 20% della produzione, in Germania soprattutto, nel 2015 per prima volta siamo approdati anche in Danimarca e negli Stati Uniti, ma siamo radicati soprattutto a livello locale, con la vendita diretta in cantina che porta via circa il 30% della produzione – spiega Stefano -. Noi del resto siamo la classica azienda famigliare, facciamo tutto noi dal campo dalla bottiglia: ma siamo molto soddisfatti. Sono convinto che il grande interesse per il Lugana sia destinato a crescere ancora perché chi si avvicina a questo vino non lo lascia più: con la sua mineralità è salinità è in grado di conquistare tutti senza mai stancare”. Cascina Albarone è aperta ogni giorno dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30: c’è la possibilità di capitare anche la domenica, ma solo previo preavviso telefonico o su prenotazione.

 

La Bottiglia.

Lugana Pasetto

Abbiam già detto del carattere decisamente interessante dell’Albarone Rosato: ma senza dubbio l’etichetta di riferimento dell’azienda Pasetto è il Lugana I Calmi, sicuramente un esempio di come questa tipologia sia qualitativamente cresciuta negli anni e sappia esprimere diverse etichette di punta.

I Calmi viene dal vigneto aziendale più vecchio, quello che già esisteva quando Emilio Pasetto acquistò l’azienda nel 1970: all’inizio della vendemmia viene sottoposto ad un diradamento con l’eliminazione dei grappoli meno idonei. Ed una ventina di giorni dopo, quanto tutto il resto della produzione aziendale è già in cantina, si procede a raccogliere per ultima l’uva di questo appezzamento. La fermentazione è in acciaio, tranne una piccolissima percentuale del 5% che fermenta in barrique. Il risultato finale viene imbottigliato a marzo e venduto già in annata, pur prestandosi ad affinamenti decisamente più lunghi com’è del resto caratteristica di questo vino. Il risultato è un Lugana piuttosto sobrio ed asciutto al naso, che nel bicchiere rivela una natura schietta e profonda insieme, riuscendo a coniugare con buona armonia struttura e sapidità.

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