Lido 84, la nuova stella della ristorazione gardesana

Il suo primo locale lo ha aperto meno di un anno fa: ma Riccardo Camanini, autentico “golden boy” della ristorazione gardesana, ha già saputo conquistare tutti. Critica, guide, appassionati e gourmet non hanno dubbi: il Lido 84 di Gardone Riviera, storico ristorante che il giovane chef ha riattivato ed inaugurato nella primavera del 2014, si è subito imposto come una delle novità più interessanti e significative nel panorama gastronomico lombardo.

Al servizio per 16 anni nelle cucine di Villa Fiordaliso, sempre a Gardone, Camanini, allievo del grande Gualtiero Marchesi, ha maturato negli anni la decisione di mettersi in proprio, abbandonando a fine 2013 il locale dove era cresciuto professionalmente fin dagli anni ’90. La sua avventura solista è cominciata a pochi chilometri di distanza, nella splendida cornice di quel Lido 84 le cui origini risalgono ai primi del ‘900, quando veniva utilizzato come darsena del vicino hotel Villa del Sogno. Aperto come ristorante vero e proprio nel 1984, passato attraverso due gestioni, rimasto regolarmente aperto fino all’estate del 2013, il Lido è ripartito lo scorso anno sotto la guida di Riccardo e del fratello Giancarlo, che ha scelto di unirsi in questa nuova scommessa come responsabile di sala.

I primi responsi sono stati a dir poco entusiastici: in soli pochi mesi di attività il locale ha subito conquistato una stella Michelin, ha debuttato nella  Guida dell’Espresso 2015 con un punteggio di 17/20 e Due Cappelli, ed è stato salutato dalla Guida del Gambero Rosso 2015 con un voto di 83/100 e Due Forchette.

Il segreto del successo? Non è solo nell’incantevole location a bordo lago, capace di sedurre chiunque, ma anche in una formula che coniuga fattori decisivi come sperimentazione, grande rispetto delle materie prime, rapporto qualità-prezzo di grande equilibrio con la squisita sensibilità dei fratelli Camanini, che hanno saputo costruire un ristorante importante ed autorevole senza alcuna impronta di artificiosa pretenziosità, puntando tutto su un’accoglienza cordiale, di stampo autenticamente famigliare. La cucina del Lido è “rotonda” ed esaustiva, stimolante ed appagante insieme, innovativa ma mai slegata dalla tradizione. E la scelta di far presentare i piatti direttamente dai ragazzi di cucina è un bellissimo segnale di trasparenza, che consente di avvicinarsi con maggiore consapevolezza a segreti, identità ed alchimie delle creazioni di Riccardo: piccole gemme di geniale semplicità come la Seppia, Finocchi, Anice, Arancia, elaborati intrecci di sapori come il Fusillo con mandorle, cannolicchi, capperi e limone, o un trionfo di suadente morbidezza come la Guancia di manzo brasata su purea di patate Rattes, cui si può opporre l’equilibrio pressoché perfetto del Pescato del giorno arrosto con crema di ceci, olio e peperoncino. Ai dolci, impossibile perdersi la Torta di rose cotta al momento con zabaione fatto in casa ai limoni del Garda, ma nemmeno il Cannoncino King Size o i fantastici gelati. Per accompagnare il tutto, una carta dei vini ragionata, esaustiva, equilibrata, con una buona rappresentanza di produzioni del territorio.

 

 

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