FIera di Lonato, va in scena l’Os de Stomèch

La Fiera di Lonato inaugura l’annata dei sapori sul Garda sotto il segno dell’Os de Stomech: prodotto di grandi tradizioni, eredità della cultura rurale del territorio, simbolo gastronomico di questa storica manifestazione che torna in scena anche quest’anno dal 19 al 21 gennaio. Molti gli eventi in programma per il sessantesimo della rassegna agricola, artigianale e commerciale, che si articolerà tra le vie e le piazze di Lonato con oltre 7000 metri quadrati di area espositiva, a creare una vera e propria vetrina per le produzioni territoriali. In primissimo piano l’osso dello stomaco, come in italiano si traduce per l’appunto l’Os de Stomèch, del quale sarà possibile osservare un esemplare gigante superiore ai 400 chili, quasi il doppio dei 225 kg raggiunti lo scorso anno in quello che già sembrava un record. Il salame verrà poi utilizzato per cucinare ed offrire un risotto in piazza: l’occasione per conoscere questo classico salume da pentola che, come ricorda Marino Damonti, ristoratore ed esperto di tradizioni gastronomiche locali, “prevede l’utilizzo dell’osso dello sterno, messo per un giorno intero a marinare “en visiù”, ovvero in un mix di vino rosso, sale, pepe, aglio, cannella e noce moscata. Quindi l’osso deve essere tagliato a pezzi con il coltello ed insaccato nella vescica del maiale insieme all’impasto di carne, precedentemente preparato con parti suine magre e grasse, spezie e grappa giovane. L’insaccato viene quindi legato per ottenere otto spicchi, forato, e asciugato. Si gusta dopo almeno due ore di cottura in acqua bollente”. La proposta enogastronomica della Fiera continua anche con il circuito Töt Porsèl, che vedrà i ristoranti del paese offrire un menù speciale a prezzo fisso con piatti tipici a base di carne di maiale fino al 28 febbraio.

 

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