Lugana Le Morette, a Vinitaly le nuove annate

“Lugana delle Origini”: questo il motto con il quale l’azienda agricola Le Morette di Peschiera del Garda è sbarcata in questi giorni a Vinitaly per presentare le nuove annate dei suoi prodotti. Un’anteprima che ha assunto anche contorni gastronomici, con l’abbinamento dei nuovi Lugana ad alcune ricette della tradizione del Lago di Garda e veronese “rispolverate” dallo chef Davide Bovo. Insomma, fedele alla sua difesa delle “radici” di un territorio, Fabio Zenato sembra quasi suggerire che l’abbinamento ideale con i suoi vini è quello con i sapori schietti ed antichi della tradizione: ecco quindi il Coregone in Carpione, ecco un Baccalà alla Veronese davvero eccellente, ecco una Faraona Disossata da adattare magari al nuovo Riserva 2012, vino pieno, rotondo, avvolgente, ma ancora dotato di margini d’evoluzione sulla lunga distanza, com’è del resto tipico di una tipologia intesa appositamente per dare spazio alle straordinarie prospettive di longevità del Lugana. Prospettive che, come concorda lo stesso Zenato, forse non sono state ancora pienamente comprese se è vero che il pubblico sembra sempre preferibilmente spingere portare in tavola l’annata più recente. Mentre magari la pronunciata spalla di acidità del Benedictus 2015, altro vino presentato dall’azienda nel salone veronese, suggerirebbe di attendere ancora qualche mese per stappare questa bottiglia e gustarla in tutta la sua piena espressività. Già portatore di grande piacevolezza è invece il Mandolara 2015, che non per niente è la versione più fresca ed immediata dei Lugana Le Morette e che non faticherà certo ad imporsi fra le etichette più gettonate della prossima estate.

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