Valtènesi, asse con la Francia nel nome del rosé

La collaborazione tra il Consorzio Valtènesi e la Francia ha conosciuto un nuovo, importante capitolo con il corso internazionale “Innovare e perfezionare l’elaborazione dei vini rosati”, ospitato in questi giorni nella sede del Consorzio a Puegnago del Garda. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Vinidea, società di formazione e consulenza del settore enologico il cui responsabile, Giuliano Boni, collabora da tempo al percorso di valorizzazione dei Chiaretti intrapreso dal Consorzio a partire proprio dall’approfondimento delle conoscenze tecniche.

Il corso si è articolato in due giornate ed è stato seguito da oltre 20 produttori, di cui la metà del territorio ed altri provenienti da altre zone d’Italia oltre che dall’estero: a ricoprire il ruolo di docente Arnaud Morand, consulente enologo in Provenza al servizio dell’Institut Coopératif du Vin di Montpellier (ICV), il più grande centro di ricerca e consulenza del mondo sul settore del vino, con dieci laboratori sparsi in tutta la Francia ed una squadra di 70 professionisti tra enologi ed agronomi.

Morand ha tenuto ai corsisti una lezione in francese di circa 12 ore complessive, tradotta in simultanea da Boni, nell’ambito della quale sono state approfondite le nuove conoscenze sperimentali e pratiche nella produzione di rosati a partire dal vigneto alla fermentazione fino all’affinamento ed imbottigliamento, con particolare attenzione alle tematiche della gestione del colore, dell’espressione aromatica, della pressatura e del controllo dell’ossigeno in cantina.

“Questa iniziativa è sicuramente un tassello importante della strategia attraverso la quale le nostre denominazioni puntano a crescere per diventare un punto di riferimento imprescindibile nella produzione italiana di rosati – afferma il presidente Luzzago -. Alla base di questo progetto c’è proprio il confronto a tutto campo con un Paese come la Francia, che negli ultimi anni ha scommesso ed investito molto sui rosè: crediamo che questa opzione rappresenti un valore aggiunto significativo per proseguire con maggiore efficacia nel percorso di rafforzamento della nostra identità, attraverso la condivisione con tutti gli associati delle informazioni, delle esperienze, delle innovazioni tecniche e della ricerca che caratterizzano il settore dei vini in rosa”.

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