Camanini, lo spirito del Garda a S. Francisco

Riccardo Camanini alla conquista degli Usa: dopo essere stato incluso con un suo piatto nel menù del nuovo ristorante aperto all’interno del MoMa (Museum of Modern Art) di San Francisco, il poliedrico chef dello stellato Lido 84 di Gardone Riviera (che conduce in collaborazione con il fratello Giancarlo) è in partenza per la città californiana, dove lunedì 11 luglio sarà protagonista di primo piano di “Gelinaz Walk With Us”, esclusivo evento enogastronomico che lo vedrà coinvolto insieme ad altri 15 grandi cuochi di tutto il mondo. La serata si basa sulla preparazione di due cene per 80 fortunati commensali: i 16 cuochi saranno divisi in due team da 8 e lavoreranno a coppie per preparare due antipasti, un piatto principale ed un dessert. Ogni coppia condividerà poi la ricetta con le altre che ne prepareranno una versione “remix”: ciò amplierà il numero delle portate da 4 a 16.

Le cene si terranno nei due ristoranti dello chef-icona Corey Lee, ovvero il Benu (Tre Stelle Michelin) e soprattutto l’In Situ, ovvero il sopracitato ristorante inaugurato da pochi giorni all’interno del MoMa di Frisco ed affidato alla direzione dello stesso Lee, che ha avuto l’idea di costruire una sorta di menù-esposizione con 80 preparazioni create da altrettanti cuochi di tutto il mondo. Come dire, quasi una “galleria” di capolavori dell’enogastronomia contemporanea.

Tra queste ricette, lo chef americano ha scelto anche lo Spaghettone Burro e Lievito servito ai tavoli del Lido 84 di Gardone, che ha quindi portato un pizzico di Garda nell’atmosfera fervida di una delle più amate capitali culturali degli Usa. Scelta forse non casuale se si tiene in conto che il piatto aveva già conquistato i favori di un mito della cucina mondiale come Alain Ducasse, che lo aveva assaggiato nell’estate dello scorso anno quando fu ospite a sorpresa proprio delle cucine del Lido 84 per l’edizione 2015 di Gelinaz, e che in seguito lo aveva definito come il miglior piatto che avesse mai assaggiato durante una cena con il presidente francese François Hollande.

Onore allo Spaghettone quindi, che alla prova del piatto è davvero un miracolo di equilibrio e delicatezza declinato in tre soli, magici ingredienti: pasta, il sontuoso burro di Beppino Occelli e un lievito reso croccante e friabile come una meringa da un’accurata “tostatura”.

Ma la fantasia di Riccardo non conosce limiti ed ai tavoli del Lido, in quest’estate 2016, sta già facendosi largo un altro primo piatto “cult”, ovvero i Rigatoni Cacio e Pepe cotti in Vescica di Maiale, Premio Creatività in Cucina 2016 all’ultima edizione del congresso Identità Golose. Una ricetta che più classica non si può, reinterpretata però da Riccardo che ha pensato di inserire tutti gli ingredienti a crudo (acqua, pasta, Pecorino Romano, pepe) in una vescica di maiale, successivamente messa a bollire per un tempo che supera anche i 30 minuti. La vescica viene poi tagliata al tavolo di fronte al cliente per rivelare una Cacio e Pepe esplosiva, con i sapori elevati alla massima potenza dal contatto con la vescica che aggiunge una romanissima sfumatura di pajata al risultato finale. Come dire: un’esperienza di gusto da non perdere, che dimostra quanto spazio ci sia per ancora per muoversi con spirito innovativo sul vissuto della grande tradizione popolare italiana.

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