Franzosi, un nuovo vino per il fondatore

Una nuova etichetta per uno dei personaggi che hanno fatto la storia della vitivinicoltura gardesana: le cantine Franzosi di Puegnago hanno ampliato la propria gamma lanciando nei giorni scorsi il nuovo Garda Classico Rosso Superiore annata 2015 Selezione Bruno Franzosi, dedicato al fondatore dell’azienda, che a 75 anni è tuttora attivo in cantina ed in vigneto a fianco dei figli Giovanni, Paola e Luigi.

Prodotto al 60% con uve Groppello, cui si uniscono in cuvèe gli altri classici vitigni del disciplinare (Barbera, Marzemino e Sangiovese), il Bruno Franzosi viene sottoposto ad un affinamento di 6-8 mesi in botti da 30 ettolitri e barrique, ed è in qualche modo un prodotto che rispecchia perfettamente nel bicchiere lo spirito schietto ed autentico del vignaiolo di cui porta il nome.

“E’ una riserva con il quale abbiamo voluto dare un’idea di storicità all’importanza dei tanti sacrifici fatti da mio padre per questa azienda, fondata nel ’38 dal nonno – racconta Giovanni Franzosi -. E’ un vino molto tipico del nostro territorio ma anche interpretato in un’ottica moderna certo non estranea alla visione di papà, con tannini particolarmente morbidi e vellutati per una clientela che anche sul Garda cerca ormai sempre di più queste tipologie in cui il rispetto della tradizione non prescinde da carattere e struttura”.

Il Bruno Franzosi va idealmente ad affiancarsi all’altro grande rosso di casa, il Privilegio, che fin dal nome esprime l’ambizione di offrire una prospettiva evolutiva importante ai classici rossi di Valtènesi. In questo caso la differenza sta nell’affinamento, allungato ad un anno e mezzo e suddiviso tra botte grande (60% ) e barrique sia nuove che di secondo passaggio (40%). Per il Privilegio è in uscita l’annata 2013, che insieme al sempre più elegante e raffinato Rebo (disponibile il 2016) e ad un nuovo Chiaretto dal taglio di accentuata, spiccata e piacevolmente nervosa sapidità, va a costituire la punta di diamante di una produzione di 200 mila bottiglie, destinate a crescere a 220 mila a breve medio termine grazie ai tre nuovi ettari di Marzemino e Rebo piantati lo scorso anno e destinati ad andare a regime con la vendemmia 2018.

Questi gli “assi” con il quale Franzosi si appresta ad affrontare le sfide di un’annata che si è aperta positivamente, specie dopo le soddisfazioni di un 2016 segnato da un aumento delle vendite nell’ordine del +10%. “Saremo al Prowein di Dusseldorf, appuntamento importantissimo per i nostri clienti tedeschi– afferma Giovanni -. La Germania è diventato per noi un mercato molto forte, sia nella vendita diretta che per un export che vale circa il 20% della produzione. Per l’Italia invece abbiamo scelto anche quest’anno di partecipare a Vinitaly”.

Ma oltre al vino, Franzosi, è ormai sinonimo anche di olio extravergine di oliva di alta qualità, con 3000 piante di proprietà ed una produzione annua di circa 60 ettolitri suddivisi in quattro tipologie: i monocultivar Leccino e Casaliva, il Fiore (un blend 50 – 50 fra i due), ed un extravergine base.

“La campagna di raccolta 2016 è stata più che soddisfacente – racconta Giovanni -. Questo perché siamo intervenuti in tempo e con trattamenti adeguati contro la minaccia della mosca olearia, che lo scorso anno è stata responsabile di un’annata disastrosa in tutta Italia. Abbiamo registrato una crescita del 15% ma con rese più basse: qualitativamente siamo molto soddisfatti, l’olio 2016 è forse meno deciso e piccante rispetto al consueto ma sicuramente più dolce e delicato”.

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