Mulinero, il Petit Verdot mette radici sul Garda

Pozzolengo è indubbiamente uno dei principali poli produttivi nell’areale del Lugana. Ma in questa campagna ricca di vigneti può capitare di imbattersi anche in varietà decisamente poco comuni per il Lago di Garda come il Petit Verdot, vitigno di origine francese. Un’uva sulla quale ha scommesso l’azienda agricola Malavasi, accettando di prendersi cura di un ettaro di vigna di proprietà dell’agriturismo Moscatello e del connesso ristorante Muliner. Un appezzamento molto particolare, con 8000 ceppi piantati in filari distanziati di soli 120 centimetri, che Daniele Malavasi ed il suo staff hanno vendemmiato per la prima volta nel 2013 con una pittoresca campagna di raccolta effettuata in groppa ad un gruppo di asini. Tre anni dopo, il frutto di quell’annata ha visto finalmente la luce: il vino si chiama Mulinero ed è stato ufficialmente presentato al Moscatello nei giorni scorsi dallo stesso Malavasi con gli enologi Franco e Marco Bernabei di Greve in Chianti che ne hanno curato la genesi. Si tratta indubbiamente di una chicca, disponibile per altro in sole 1090 bottiglie numerate: l’uvaggio vede prevalere il Petit Verdot con una quota dell’80% cui si affiancano Merlot e Cabernet Sauvignon con percentuali del 10% ciascuno. Le uve sono state sottoposte a raccolta tardiva dopo appassimento in pianta, scelta funzionale alla creazione di un rosso strutturato ma al tempo stesso piuttosto morbido e “setoso”, che potrebbe acquisire ulteriore profondità riposando ancora qualche tempo in bottiglia. Da provare prioritariamente con preparazioni a base di carne, magari con qualche piatto tipico della cucina mantovana raccontato nell’apposito libro con cui Daniele Malavasi ha voluto raccogliere le ricette della mamma, abbinandolo alla confezione in cassetta di legno del Mulinero.

1 Comment

  • Ho’ gustato per la prima volta nella mia Hostaria germoglio ,estasiata dal vs. Favoloso Muliner 2013. Presto verro’ di persona per conoscere la vs cantina .grazie Buonasera.Locatelli Luigina

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