#savelugana, l’ambiente prima di tutto

Una moderna idea di sviluppo oggi deve prioritariamente adeguarsi dalle esigenze dell’ambiente, e non il contrario: un concetto che Luca Formentini, presidente del Consorzio per la Tutela del Lugana, ha recentemente rilanciato a Vinitaly, dove la battaglia per salvare i vigneti dal passaggio della linea ferroviaria Tav ha ripreso quota insieme all’hashtag #savelugana, ormai divenuto un simbolo globale della lotta dei vignaioli del lago di Garda per la salvaguardia del territorio.

“Sono orgoglioso di poter dire che su questo tema abbiamo raccolto una solidarietà mondiale – spiega Formentini, alla guida dell’organismo consortile con il direttore Carlo Veronese -. Abbiamo riscosso un grande clamore mediatico perché tutti hanno capito che in gioco c’era un intero territorio che si preoccupava della conservazione del proprio ambiente e non solo per motivi economici. E’ stata una bellissima avventura, che ha portato comuni, associazioni, organizzazioni agricole e tante realtà differenti tra loro ad unirsi su una linea comune, con una convergenza mai vista prima nella quale gli interessi sono andati oltre il colore politico”.

Ma la battaglia dei “Lugana Boys” non è ancora finita. “Considerati anche i recenti dubbi emersi a livello istituzionale, rilanceremo la nostra posizione chiedendo che la parte di tracciato di Tav che riguarda il Lago di Garda venga sospesa per prendere in considerazione l’utilizzo della linea ferroviaria già esistente: un’alternativa la cui validità sia in termini ambientali che economici sta ormai apparendo chiara a tutti. Credo di poter ormai dire che quello da noi proposto  sia l’unico modo accettabile per attraversare questa strettoia gardesana così delicata: e la mobilitazione generale ha ormai fatto emergere una situazione nella quale la soluzione da noi caldeggiata ha tutte le carte in regola per essere presa in considerazione”.

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