Santa Margherita si “beve” il Lugana Cà Maiol

Sbarca sul Garda uno dei più importanti “poli” del sistema vino italiano: Santa Margherita Gruppo Vinicolo ha infatti acquisito la maggioranza (l’80% per l’esattezza) di Cà Maiol, storica insegna di Desenzano, fra i brand più conosciuti del Lugana ma con ramificazioni importanti anche nella denominazione Valtènesi. Fabio Contato, immagine e simbolo della  cantina, rimarrà nella società come presidente del nuovo Cda.

L’azienda gardesana è oggi una realtà da 140 ettari (parte dei quali già convertiti a biologico) con una produzione arrivata ormai a 1,6 milioni di bottiglie, di cui almeno 350 mila di Chiaretto e rossi a base Groppello della Doc Valtènesi: il fatturato 2017 è atteso alla soglia dei 10 milioni di euro, con una quota export che vale ormai il 55%.

Fabio Contato si è detto onorato del fatto che i Marzotto, una delle più importanti famiglie dell’economia italiana, abbiano deciso di investire sulla sua azienda e sulla Doc Lugana: una scelta che per il gruppo veneto, 19 milioni di bottiglie vendute in 90 Paesi del mondo per un fatturato 2016 da 157 milioni, assume una dimensione strategica di rafforzamento nel segmento dei vini bianchi, tramite l’ingresso in una Doc che rappresenta uno dei fenomeni di maggior successo dell’enologia italiana degli ultimi dieci anni.

“Ci attende un periodo di grande crescita professionale – ha detto Contato -. Questa operazione prelude ad un percorso di investimenti sull’immagine, la qualità e la struttura produttiva che consentiranno a Cà Maiol di continuare a competere su uno scenario internazionale sempre più agguerrito”.

“Vogliamo portare nel Lugana tutto il nostro know how per rafforzare ulteriormente la sua posizione di protagonista a livello globale”-, ha detto il presidente di Santa Margherita Gaetano Marzotto, mentre l’amministratore delegato Ettore Nicoletto (nella foto a destra con Fabio Contato) ha sottolineato come questa acquisizione rafforzi la presenza in territorio lombardo di un gruppo già presente in Franciacorta nell’assetto azionario di Ca’ del Bosco. “Per il Lugana – ha detto – si apre una nuova fase di crescita che andrà a beneficio dell’intero sistema locale”.

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